• NOVITA’ FISCALE SUGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI AZIENDALI 2017

    NOVITA’ FISCALE SUGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI AZIENDALI

    Il fotovoltaico conviene, e questo è un dato di fatto. Risparmio energetico ed

    autoconsumo sono gli obiettivi da perseguire.

    Un impianto fotovoltaico, come le altre soluzioni per l’efficienza energetica, deve

    essere proposto partendo da un’attenta analisi dei consumi del cliente per poter offrire

    la soluzione tagliata su misura. Questo non solo per un impianto domestico, ma anche

    per un’azienda.

    Finalmente gli impianti fotovoltaici tornano ad essere dei beni mobili e non più dei beni

    immobili per le aziende. Con la circolare n. 4/E pubblicata lo scorso 30 marzo,

    l’Agenzia delle Entrate chiarisce l’applicabilità del super-ammortamento – vale a dire

    considerare ai fini della deduzione delle quote di ammortamento una maggiorazione

    del costo di acquisizione di beni materiali strumentali nuovi pari al 40% – per gli

    impianti sia fotovoltaici che eolici. Si tratta di un segnale molto importante per il settore,

    perché si traccia un percorso alternativo per il futuro sviluppo delle FER senza che

    esse incidano totalmente ed esclusivamente, come in passato, sul sistema elettrico.

  • Auto elettrica da 0 a 100 km/h in 1,513 secondi

    Auto elettrica più veloce al mondo

    Studenti svizzeri hanno messo a punto l’auto elettrica più veloce al mondo nell’accelerazione da 0 a 100 km/h.

    Le macchine elettriche forse non emetteranno il rombo di una Ferrari ma quanto a prestazioni sono in grado di fare bene, molto bene. Un team di studenti svizzero delle facoltà di ingegneria dell’ETH Zurich e dell’Università di Lucerna ha raggiunto un nuovo Guinness World Record grazie a una macchina da corsa elettrica che ha accelerato da 0 a 100 km/h in 1,513 secondi.

    La vettura ha polverizzato il record precedente fatto segnare dall’Università di Stoccarda di più di un quarto di secondo (1,779 secondi) durante il test che si è svolto presso la base aerea di Dubendorf, vicino a Zurigo, raggiungendo i 100 km/h in 30 metri.

    La macchina pesa solo 168 chili grazie all’uso di materiali in fibra di carbonio, ha quattro ruote motrici e un computer di bordo che applica il controllo di trazione a ogni singola ruota.

    Il tempo messo a segno è di oltre mezzo secondo migliore rispetto alle automobili sportive più quotate (Porsche, Ferrari,ecc.) con motore a benzina e decisamente più veloce delle Tesla, le auto elettriche più “famose” e prestanti, anche nella modalità “Ludicrous”.

     fonte: tomshw.it

  • Guida Tecnica di Anie Energia sui sistemi di accumulo

    Guida Tecnica di Anie Energia sui sistemi di accumulo in Lombardia

    Guida Tecnica di Anie Energia sui sistemi di accumulo Utile strumento che fornisce chiarimenti tecnico normativi agli operatori di settore.

    ANIE Energia ha pubblicato la ‘Guida tecnica sui sistemi di accumulo connessi alla rete elettrica di distribuzione’, realizzata dal Gruppo Sistemi di Accumulo , che contiene utili chiarimenti tecnico legislativi per gli operatori di settore per la connessione dei sistemi di accumulo.

    Il documento è diviso in 6 capitoli, il primo è dedicato alle definizioni, a partire dall’accumulo, tecnologia strategica determinante per garantire al sistema elettrico flessibilità, sicurezza, controllo e stabilità dei parametri di rete e una gestione ottimale dell’energia da parte dei produttori/consumatori.

    Il 2° capitolo, Normativa di connessione, approfondisce gli schemi di connessione, i servizi di rete e le prescrizioni tecniche che devono soddisfare i sistemi di accumulo secondo quanto riportato nelle varianti di dicembre 2014 delle norme CEI 0‐21, per quanto riguarda la bassa tensione e CEI 0‐16 per quanto riguarda la media tensione.

    La pubblicazione nel capitolo 3 fa riferimento alle deliberazioni dell’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas e il Sistema idrico, n° 574/2014 e 642/2014, che rendono cogenti le suddette varianti e ne dettano le tempistiche di applicazione. ANIE, tramite i suoi esperti, spiega alcuni adempimenti imposti dall’Autorità agli operatori del settore, tra i quali il GSE. In particolare il GSE ha aggiornato le regole per accedere agli incentivi in caso di sistemi di accumulo accoppiati ad impianti fotovoltaici che accedono agli incentivi secondo i decreti dei Conti Energia.

    Il capitolo 4 della Guida Tecnica approfondisce le procedure per la richiesta di connessione di un impianto fotovoltaico, la qualificazione delle unità di produzione Gaudì, sistema aggiornato da Terna così da poter censire tutte le nuove installazioni di sistemi di accumulo. Inoltre il capitolo contiene chiarimenti su comunicazione di fine lavori, entrata in esercizio dell’impianto e richiesta di detrazioni fiscali.

    La pubblicazione considera nel capitolo 5 gli adempimenti per il GSE e nel capitolo 6 gli aspetti di sicurezza e ambientali come trasporto, movimentazione, deposito, esercizio legati all’installazione di sistemi di accumulo, per poi trattare il tema delle applicazioni specifiche, ad esempio i servizi di rete.

    A conclusione gli esempi di applicazione e una rassegna delle FAQ più frequenti.

    Il Gruppo Sistemi di Accumulo di ANIE Energia è costituito da aziende, sia nazionali sia multinazionali, operanti in tutti i segmenti della filiera dei SdA elettrochimici. Il Gruppo promuove e svolge studi sulle prospettive dei SdA elettrochimico, in un costruttivo e propositivo rapporto con il mercato e con le Istituzioni del settore.

    APRI LA GUIDA CLICCANDO QUI

  • Installazione Climatizzatori Fissi e Portatili

    Installazione Climatizzatori Fissi e Portatili in Lombardia

    Ogni estate, puntuale, si ripresenta il tormentone su come scegliere/utilizzare nel modo migliore il climatizzatore. Stavolta proviamo ad allargare un po’ la domanda: quali sono le diverse tecnologie per raffrescare la propria abitazione? Con l’avvertenza che la fretta, spesso, è una cattiva consigliera, perché spinge a preferire una soluzione la più immediata possibile, con pochi o nulli interventi “invasivi” (opere murarie, fori, modifiche degli impianti). Proponiamo allora una mini-guida di orientamento.

    Climatizzatori fissi

    Tralasciamo gli apparecchi più economici, quelli on/off di vecchia concezione, per concentrarci sui climatizzatori multi-split in pompa di calore elettrica aria-aria, con tecnologia inverter. Sono quelli più efficienti, silenziosi e versatili.

    Per prima cosa, bisogna calcolare la potenza necessaria per raffrescare adeguatamente l’appartamento, espressa in BTU (British Thermal Unit). Il punto di partenza allora è 340 BTU/h x mq. Ad esempio, per una stanza di 20 metri quadrati, servirà un apparecchio con una potenza di almeno 6.800 BTU/h.

    Tuttavia, è sempre bene affidarsi a un installatore esperto. Un calcolo più preciso, infatti, dovrebbe includere altri fattori, come il grado di isolamento termico della stanza, il numero delle finestre, le caratteristiche degli infissi.

    Un errore da evitare è sovradimensionare le singole unità interne, pensando di raffrescare contemporaneamente più ambienti: ogni stanza dovrebbe avere il suoclimatizzatore, per ottenere il massimo beneficio senza far impennare le bollette.

    Conviene sempre acquistare modelli in classe A+ o superiore. Quando si esamina l’etichetta energetica, bisogna prestare molta attenzione al rapporto di efficienza energetica stagionale (SEER).

    Un valore elevato è indice di massima efficienza: significa che la potenza frigorifera espressa dalla macchina richiede un minore assorbimento di elettricità, rispetto a una macchina con un valore SEER inferiore. Altre due “voci” importanti sono il consumo stagionale di energia, espresso in kWh/anno e i livelli di potenza sonora in decibel delle unità esterne e interne.

    Climatizzatori portatili

    Mediamente più rumorosi e meno efficienti dei parenti fissi, i climatizzatori portatili sono sicuramente pratici, più economici, facili da installare senza alcuna opera muraria/impiantistica, a differenza di quelli fissi che prevedono l’installazione di uno o più motori esterni.

    Sulla reale trasportabilità di questi apparecchi c’è da fare un appunto: è vero che si possono sistemare in qualunque angolo della casa, ma è altrettanto vero che si portano dietro il loro tubo flessibile con diametro di una dozzina di centimetri, indispensabile per eliminare l’aria calda in uscita.

    Il tubo, quindi, va innestato in qualche modo in una finestra, con un buco nel vetro o semplicemente appoggiandolo sul davanzale e tenendo la finestra socchiusa (in questo caso, però, si fa entrare aria più calda nell’ambiente). In commercio esistono anche delle guarnizioni da montare tra infisso e telaio, in cui inserire il flessibile, ma non sono granché belle a vedere. C’è da dire, insomma, che alcuni vantaggi dei portatili, tra cui compattezza e funzionalità, vengono un po’ sminuiti dall’antiestetica presenza del tubo.

    Fissi, ma senza unità esterna

    In alcune circostanze, il problema diventa l’unità esterna: appartamenti senza balconi, edifici storici vincolati, regolamenti condominiali che vietano/limitano l’installazione di queste unità sulle facciate dei palazzi.

    Allora si può valutare il climatizzatore fisso monoblocco con tubi a muro: di regola, bisogna praticare due fori del diametro di 16 centimetri (uno di ripresa e uno di mandata) in un una parete perimetrale. Oppure si può scegliere una macchina “tutto in uno”, quindi senza unità esterna, che utilizza l’acqua per raffreddare il condensatore.

    Il consumo idrico può arrivare a circa un metro cubo giornaliero nelle giornate estive più calde. Ovviamente, un climatizzatore di questo tipo va collegato con due tubi dell’acqua, in entrata e in uscita.

     

  • Sistemi di accumulo per Fotovoltaico

    Sistemi di accumulo per Fotovoltaico Servizio in Lombardia

     L’accumulo è un settore in rapida trasformazione e di particolare complessità, nel quale

    l’Italia è oggi allineata con in paesi capofila, ma con una normativa esigua che corre il

    rischio di fare dei danni a un settore promettente e nel quale abbiamo una leadership

    tecnologica. Prova di ciò è il recente provvedimento del GSE che anche e soprattutto

    preso «nelle more della definizione e della completa attuazione del quadro normativo e

    delle regole applicative», non consente «alcuna variazione di configurazione impiantistica

    che possa modificare i flussi dell’energia prodotta e immessa in rete dal medesimo

    impianto (a fonte rinnovabile già ammessi agli incentivi N.d.R.),come ad esempio

    la ricarica dei sistemi di accumulotramite l’energia elettrica prelevata dalla rete».

    Sistemi di accumulo per Fotovoltaico

    Sistemi di accumulo per Fotovoltaico

    La preoccupazione ufficiale del GSE è quella di evitare abusi come quelli del prelievo di

    elettricità dalla rete e la successiva immissione grazie ai sistemi d’accumulo come

    prodotta da rinnovabili, lucrando sugli incentivi. Se da un lato è comprensibile questo fatto,

    sotto un altro punto di vista bisogna dire che il GSE dovrebbe avere tutti gli strumenti per

    scovare e reprimere frodi di questo tipo, come le analisi storiche circa la produzione, sia

    dei singoli impianti, sia di quelli aggregati sul territorio e le anomalie rispetto a condizioni

    meteorologiche. La reazione al GSE non si è fatta attendere.

    «La nota – affermano da ANIE, la Federazione delle imprese elettriche ed elettroniche –

    evidenzia come sia ormai necessario e urgente il completamento del processo di

    normazione tecnica e regolazione delle modalità di connessione alla rete dei sistemi di

    accumulo per l’ottimizzazione dell’energia autoprodotta dagli impianti a fonte rinnovabile

    in bassa e media tensione», e aggiunge Nicola Cosciani, Presidente Gruppo Sistemi di

    Accumulo, ANIE Energia «è evidente che c’è un forte interesse da parte degli operatori di

    mercato a installare i sistemi di accumulo nell’ambito degli impianti a fonti rinnovabili per

    migliorare l’autoconsumo e, quindi, ridurre i costi dell’energia elettrica».

    Vediamo una panoramica della normativa oggi in vigore a cominciare dalle linee

    guida che sono:

    o D.Igs. 3 marzo 2011, n. 28 Attuazione della direttiva 2009/28/ CE sulla promozione

    dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle

    direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE;

    o D.Igs. 1 giugno 2011, n. 93 Attuazione delle direttive 2009/72/ CE, 2009/73/CE e

    2008/92/CE relative a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica, del gas

    naturale e a una procedura comunitaria sulla trasparenza dei prezzi al consumatore finale

    industriale di gas e di energia elettrica, nonché abrogazione delle direttive 2003/54/CE e

    2003/55/CE;

    o Delib. AEEG ARG/elt 199/11 Disposizioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas per

    l’erogazione dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica per il

    periodo di regolazione 20122015 e disposizioni in materia di condizioni economiche per

    l’erogazione del servizio di connessione.

    Sistemi di accumulo per Fotovoltaico Lombardia

    Mentre per quanto riguarda i meccanismi incentivanti abbiamo:

    o Delib. AEEG ARG/elt 199/11 (Allegato A – TIT) Testo integrato delle disposizioni

    dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per l’erogazione dei servizi di trasmissione e

    distribuzione dell’energia elettrica (periodo di regolazione 2012-2015);

    o Delib. AEEG ARG/elt 39/10 Procedura e criteri di selezione degli investimenti ammessi al

    trattamento incentivante di cui al comma 11.4 lettera d) dell’Allegato ad alla deliberazione

    dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas 29 dicembre 2007, n. 348/07;

    o Delib. AEEG 288/2012/R/eel Procedura e criteri di selezione dei progetti pilota relativi ai

    sistemi di accumulo ammessi al trattamento incentivante;

    o Determina AEEG 8/2012 Presentazione delle istanze di ammissione dei progetti pilota

    relativi ai sistemi di accumulo al trattamento incentivante di cui al comma 1.5 della

    deliberazione 12 luglio 2012, 288/2012/R/ee;

    o Delib. AEEG 43/2013/R/eel Approvazione dei progetti pilota relativi ai sistemi di accumulo

    da realizzarsi sulla rete di trasmissione nazionale, rientranti nel Programma di

    Adeguamento dei sistemi di sicurezza e difesa 2012-2015;

    o Delib. AEEG 66/2013/R/eel Approvazione di progetti pilota relativi ai sistemi di accumulo

    da realizzarsi sulla rete di trasmissione nazionale, rientranti nel Piano di Sviluppo 2011,

    approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico.

    e infine abbiamo un’altra serie di provvedimenti connessi che interessano il settore:

    o Regole Tecniche di Connessione AT, MT e BT;

    o A.17: Sistemi di controllo e protezione delle centrali eoliche [Prescrizioni tecniche per la

    connessione]) A.68 Impianti di produzione fotovoltaica – Requisiti minimi per la

    connessione e l’esercizio in parallelo con la rete AT CEI 0-16: Regola tecnica di

    riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT e MT delle imprese

    distributrici di energia elettrica CEI 0-21: Regola tecnica di riferime, per la connessione di

    Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica;

    o Delib. ARG/elt 160/11 Avvio di procedimento per la formazione di provvedimenti in materia

    di regolazione del servizio di dispacciamento;

    o Delib. AEEG ARG/elt 198/11 (TIQE). Testo integrato della regolazione della qualità dei

    servizi di distribuzione e misura dell’energia elettrica – Periodo di regolazione 2012-2015;

    o Delib. 84/2012/R/eel e s.m.i. Interventi urgenti relativi agli impianti di produzione di energia

    elettrica, con particolare riferimento alla generazione distribuita, per garantire la sicurezza

    del sistema elettrico nazionale;

    o D.min. 5 luglio 2012 Attuazione dell’art. 25 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28,

    recante incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici

    (Quinto Conto Energia);

    o Delib. AEEG 281/201 2/R/efr e s.m.i. Revisione del servizio di dispacciamento dell’energia

    elettrica per le unità di produzione di energia elettrica alimentate da fonti rinnovabili non

    programmabili.

    Vediamo a livello sintetico che quadro offre questo complesso normativo. Le linee guida

    sanciscono una serie indirizzi importanti quali l’integrazione dei sistemi in quadro

    complessivo quale quello delle rinnovabili non programmabili, la possibilità di realizzare e

    gestire questi sistemi da parte del gestore della rete e dei distributori d’elettricità, la

    proposta di riconoscimenti tariffari sul fronte dell’accumulo elettrochimico all’interno degli

    investimenti della rete di trasmissione nazionale, la conferma del ruolo di punta e di guida

    delle tecnologie basate sulle batterie e la necessità di testare i sistemi per consentirne lo

    sviluppo tecnologico.

    Per quanto riguarda gli incentivi questi sono accessibili ai soli “soggetti regolati”, facendo

    riferimento a una serie di progetti pilota e nel periodo 2012-2015. Agli interventi relativi al

    sistema di trasmissione viene riconosciuta una remunerazione del capitale netto dell’8,4%

    con una maggiorazione del 2% per 12 anni, per investimenti pilota con accumulo

    dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, mentre per gli investimenti relativi al sistema di

    distribuzione il tasso di remunerazione è del 8,6% con un tasso aggiuntivo del 2% per i

    progetti pilota che rispettino determinati criteri di selezioni che devono essere ancora

    definiti dall’AEEG.

    Le intenzioni del legislatore, quindi, sono state quelle di testare, con una serie di oculati

    interventi dei progetti pilota su tecnologie promettenti, con un occhio a quello che sarà

    il punto centrale, l’ottimizzazione della produzione da fonti rinnovabili, ma nel frattempo il

    segmento sta correndo veloce e di ciò sono consci i tedeschi che hanno incentivato

    l’accumulo domestico accoppiato a sistemi a fonti rinnovabili per il 30% in conto capitale.

    In Italia, e anche in altri paesi, sta però montando la fronda di produttori e distributori

    elettrici che vedono una possibile erosione del mercato energetico dovuta ai sistemi

    d’accumulo per autoconsumo, questione che sarà al centro del dibattito, e dello scontro,

    nei prossimi mesi. Non deve ripetersi, infatti, ciò che è accaduto per i Seu che aspettano il

    pronunciamento dell’AEEG da cinque anni. I prossimi dodici mesi saranno cruciali per

    l’accumulo in Italia e in mancanza di un quadro regolatorio certo, completo, competitivo

    e incentivante rischiamo di perdere l’ennesimo treno industriale. Con tutte le conseguenze

    del caso.

  • Aggiornamento trasformatore impianti Fotovoltaici prima di giugno 2012

    Aggiornamento trasformatore impianti Fotovoltaici prima di giugno 2012

    Gli impianti di produzione di potenza superiore a 20kW, connessi alla rete in base alle

    direttive Enel DK5940 o alle guide dei vari distributori, ovvero entrati in esercizio in data

    antecedente giugno 2012,  sono connessi alla rete attraverso un Trasformatore di

    separazione galvanica “di isolamento” al fine di eliminare la possibilità di immissione di

    componenti continue nella rete del Distributore.

    L’inserimento di un trasformatore penalizza non poco la produzione, in quanto come da

    prescrizioni GSE lo stesso andava installato prima del misuratore dell’energia prodotta,

    nel caso di impianti in scambio (mentre per forza di cose era prima del contatore in caso di

    cessione totale); tali perdite possono, in prima approssimazione, quantificarsi in circa il

    5-6% della produzione. A tali perdite “a carico”, sono da aggiungersi quelle “a vuoto”,

    ovvero dovute all’energia assorbita dal Trasformatore nelle ore notturne di non

    produzione, che pesano direttamente in bolletta e sono dipendenti dalla taglia del

    Trasformatore.

     RIMOZIONE-TRASFORMATORE-ISOLAMENTO

    L’avvento della norma CEI 0-21 ha poi per fortuna lasciato la possibilità (art.8.4.4.1) di

    escludere l’immissione in rete anche attraverso l’implementazione di una funzione di

    protezione sensibile alla componente continua della corrente immessa in rete. I

    produttori di inverter, o perlomeno la maggior parte, si sono adeguati rendendo di fatto

    superfluo l’utilizzo del trasformatore di isolamento.

    In seguito a recenti chiarimenti rilasciati dai gestori di rete (ENEL, AEM, HERA, ecc.) e

    dal GSE, è ora possibile un aumento produttività dell’impianto fotovoltaico grazie

    all’eliminazione del Trasformatore di Isolamento negli impianti allacciati in Bassa

    Tensione,  se gli inverter presenti nell’ impianto soddisfano alcuni requisiti indicati nella

    norma CEI 0-21.

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    Il GSE ha comunicato che per gli impianti fotovoltaici di potenza superiore ad 20 kW connessi

    alla rete in bassa tensione , è possibile rimuovere il trasformatore di isolamento BT/BT a patto

    che si adeguino o sostituiscano gli inverter, rendendoli conformi alla norma CEI 0-21. Il

    GSE poi ricorda che i componenti di nuova installazione dovranno rispettare, oltre ai requisiti

    che hanno comportato il riconoscimento degli incentivi e di eventuali maggiorazioni, anche i

    requisiti previsti per impianti entrati in esercizio in data successiva al 30 giugno 2012.

    Il GSE invita nel caso di rimozione del trasformatore di isolamento, ad inviare a mezzo posta

    raccomandata o a mezzo mail usando i consueti canali telematici a disposizione copia dello

    schema elettrico aggiornato unitamente ad una sintetica relazione tecnica con la descrizione

    delle modifiche apportate all’impianto e copia della comunicazione inviata al Gestore di Rete

    competente.

    Gli interventi da effettuarsi possono essere così riassunti:

    1) Aggiornamento degli inverter alla Norma CEI 0-21, modifica che dipende dal

    modello specifico (marca, modello) e dalla data di costruzione dello stesso, con

    particolare attenzione alla limitazione della componente continua immessa in Rete,

    ovvero dichiarazione di conformità degli stessi al par. 8.4.4.1. della CEI 0-21;

    2) Sostituzione del Sistema di Protezione di Interfaccia (S.P.I.) con una conforme

    CEI 0-21;

    3) Installazione di un Dispositivo Di Rincalzo (D.D.R.), in grado di disconnettere

    l’impianto in caso di mancata apertura del Dispositivo Di Interfaccia (D.D.I.);

    4) Installazione di un sistema di continuità (U.P.S.) in grado di alimentare il

    complesso di Protezione di Interfaccia (S.P.I., D.D.I, D.D.R) per un tempo non inferiore a

    5s;

    5) Eliminazione del Trasformatore di Isolamento.

    6) Redazione di Relazione Tecnica dettagliata delle operazioni eseguite, Schema

    Unifilare aggiornata, nuovo Regolamento di Esercizio, Dichiarazione sostitutiva

    dell’atto di notorietà redatta ai sensi del D.P.R. 445/00, della casa costruttrice /

    ditta che effettua l’intervento sul posto, di “adeguamento parametri oppure

    software di versioni successive a CEI 0-21”, riportante la data di effettivo intervento

    sul posto e la versione di firmware a CEI 0-21 caricata, le matricole degli inverter

    interessati dall’intervento, documentazione da inviare al GSE e al Gestore di Rete;

    Lombardia Solare è in gradi di offrire agli interessati un pacchetto completo, dall’

    analisi di fattibilità, preventivazione e Business Plan di rientro economico,

    all’aggiornamento degli inverter e degli organi di protezione, alla redazione e invio di

    tutti i documenti richiesti al GSE e al Gestore di Rete.

    Per qualsiasi ulteriore delucidazione o approfondimento sul tema il nostro Servizio di

    Assistenza Tecnica è a vostra disposizione.

    Richiedici subito l’adeguamento del tuo impianto fotovoltaico

    In particolare le prescrizioni della delibera sono le seguenti.
    Impianti collegati alla rete BT alla data del 31 marzo 2012 di potenza superiore a 20kW
    Si dovranno adeguare gli inverter entro il 30 giugno 2014

    Impianti collegati alla rete MT alla data del 31 marzo 2012 di potenza sino a 50kW
    Si dovranno adeguare gli inverter entro il 30 giugno 2014

    Impianti collegati alla rete BT alla data del 31 marzo 2012 di potenza da 6kW  a 20kW
    Si dovranno adeguare entro il 30 aprile 2015

    Per tutti gli impianti è richiesto l’adeguamento alle prescrizioni di cui al paragrafo 5 dell’allegato A70 (rev.2) del codice di rete di TERNA, ovvero è richiesto che l’impianto possa rimanere collegato alla rete nei seguenti range di tensione e frequenza:
    • Tensione: 85%-110% della tensione nominale (Vn) al punto di connessione oppure 90%- 105% ai morsetti di macchina.
    • Frequenza: 47,5-51,5Hz . La delibera però consente, in deroga, di impostare il range 49-51Hz.
  • Mitsubishi e Fronius, FV e pompe di calore

    Mitsubishi e Fronius, FV e pompe di calore

    Mitsubishi Electric Climatizzazione, azienda esperta nei sistemi di climatizzazione e riscaldamento, e Fronius, azienda produttrice di inverter fotovoltaici sul mercato mondiale, hanno stretto un accordo di collaborazione per l’organizzazione d’incontri di formazione professionale indirizzati a installatori elettrici, progettisti e grossisti per la promozione dei sistemi a pompe di calore e impianti fotovoltaici di ultima generazione.

    Gli incontri di formazione, indirizzati a installatori elettrici, progettisti e grossisti per la promozione delle pompe di calore e del fotovoltaico 3.0, hanno come obiettivo la formazione tecnica e la promozione di una nuova soluzione abitativa ecologica ed economica, che combini la nuova generazione di inverter SnapINverter di Fronius per impianti fotovoltaici dalle elevate prestazioni e la pompa di calore idronica, ecologica ed efficiente Ecodan di Mitsubishi Electric per riscaldamento, raffrescamento e ACS, beneficiando dei vantaggi derivanti dalla sinergia tra le due soluzioni impiantistiche.

    Mitsubishi e Fronius, FV e pompe di calore

    “Siamo orgogliosi dell’accordo stretto con Fronius. Grazie a questa collaborazione Mitsubishi Electric Climatizzazione rafforza la propria mission volta a garantire una migliore qualità della vita attraverso una migliore qualità dell’aria nel rispetto dell’ambiente. Grazie a questo accordo ci impegniamo a offrire una formazione professionale in grado di fornire non solo comfort e qualità abitativi ma anche una forte riduzione dei consumi energetici, dei costi di gestione e delle emissioni di CO2”, ha commentato Walter Rebosio, Technical Services&After Sales Department Manager Mitsubishi Electric.

    “Questa collaborazione è in perfetta armonia con la nostra visione di efficienza energetica, risparmio energetico ed energia rinnovabile – spiega Alberto Pinori, Direttore Generale di Fronius Italia –  Fronius e Mitsubishi Electric ritengono di dover dare a grossisti, installatori e progettisti delle soluzioni innovative che possano creare opportunità di vendita, creando per la filiera un reale valore aggiunto, oltre al rispetto per l’ambiente e una minore emissione di CO2″.

    Alta efficienza energetica, sfruttamento delle fonti rinnovabili, abbattimento dell’emissioni di CO2 e la possibilità di sfruttare incentivi e detrazioni fiscali: la scelta di un impianto di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria con le pompe di calore Ecodan di Mitsubishi Electric offre numerosi vantaggi e benefici per costruttori, installatori e utilizzatori finali.

    La pompa di calore Ecodan trasferisce il calore esterno nell’ambiente domestico sfruttando l’acqua come vettore: in questo modo assicura lo stesso comfort dei tradizionali sistemi a combustione. Un esclusivo sistema di controllo della temperatura, evoluto quanto semplice da usare, garantisce allo stesso tempo stabilità termica ed efficienza energetica. Inoltre la silenziosità delle unità contribuisce a mantenere elevato anche il comfort acustico.

    Al contempo i sistemi Fronius sono in grado di fornire energia quando richiesta indipendentemente dall’ora e dalla stagione, nel 2014 ha lanciato la nuova generazione di inverter fotovoltaici Snap INverter adatta a impianti di ogni dimensione. L’innovativa famiglia di apparati elettronici si contraddistingue in particolare per la semplicità di installazione e manutenzione. Disponibili nelle classi di potenza da 1,5 a27 kVA, gli Snap INverter sono particolarmente richiesti per il design dell’interfaccia che garantisce compatibilità futura e la flessibilità d’impiego.